Una narrazione e 9 porte di ingresso alla trama

È un action che non brilla di originalità perché ho già visto storie di furti geniali (La casa de papel detiene il primato!). Tuttavia, trovo interessante la tipologia di #narrazione costruita senza seguire la classica trama lineare (inizio-svolgimento-fine); il titolo è una strategia di storytelling cinematografico capace di concatenare i vari pezzi del racconto creativo.

Come un caleidoscopio, appunto, in cui ogni colore è parte fondamentale per l’elaborazione del raggio di luce finale, pur variando ordine e disposizione, anche questa trama è scomposta in 9 puntate (9 colori) complementari ma non lineari.

La particolarità

Lo spettatore può decidere di iniziare dalla visione di una qualunque delle puntate per “entrare” nella storia: la narrazione di una puntata si combinerà sempre con quella delle altre, riallacciandosi tra loro e offrendo una quota di informazioni necessaria a comprendere lo svolgersi degli eventi e le motivazioni dei personaggi. Questa tipologia di narrazione richiama la potenzialità della transmedialità per la caratteristiche di interazione, libera scelta dell’utente e percorso a ingressi.

Lo hai fatto anche tu? Se hai avvicinato l’occhio a un caleidoscopio, ricorderai che la composizione cambia sempre, ma gli elementi sono gli stessi, ruotano, slittano, salgono, scendono, si invertono ma il centro è unico e resta stabile.

Applicarlo alla cultura

Immagina quanto possa essere interessante utilizzare questo modello narrativo anche in un progetto di storytelling culturale per valorizzare un territorio o un museo o un personaggio della memoria locale. Un esempio concreto è modulare l’ordine degli itinerari, delle esperienze, dei percorsi, dei contenuti narranti in modo tale che, collegati fra loro, riconducano sempre alla stessa unica grande storia.